giovedì 11 agosto 2011

Esperimenti con le Spezie



Sento spesso la necessità di creare qualcosa di nuovo...
Mi piace mescolare le mie amate spezie al fine di inventare una nuova miscela che esalti il gusto di alcune pietanze, magari anche solo di una in particolare.
Parto da un concetto, una parola, un luogo, un colore, un profumo...e da lì sviluppo attorno un percorso mentale e sensoriale facendo mille prove con altrettanti abbinamenti.
E' così che sono nati:
Il Baroot (parola Farsi che vuoldire "Polvere da sparo"), che ha come tema il colore nero di tutte le 10 spezie che lo compongono...




Il Manāw (parola Thai che significa "Limone"), un mix di 15 spezie caratterizzato da un'accentuata nota fresca e amara di limone...




E vi sono altri blends in fase di miglioramento...tra cui Akar (Radici), Sex en poudre (Afrodisiaco) e Kokage (Giappone).

giovedì 4 agosto 2011

..Me



Apro gli occhi e mi catapulto immediatamente nella realtà bucolica di un piccolo paese di provincia, fatta di paesaggi bellissimi e difficili relazioni sociali.
Mi appassiono alla cucina sin da piccolissimo, quando osservavo mia madre prerarare la pasta fresca alla domenica e con il naso infarinato all'altezza del piano di lavoro, cadevo in un religioso silenzio scandito dal suo respiro e rotto solo dal canto di un gallo in lontananza.L'essere cirondato dal verde mi porta inesorabilmente ad interessarmi alle piante autoctone: mi hanno sempre incuriosito le le bacche, radici, i bulbi... Ho sempre trovato nei tuberi qualcosa di magico e mi piace tagliarli e sentire in essi il profumo della terra. 



Poi di colpo il cambiamento, la crescita, le prime certezze, la consapevolezza di sentirsi mille litri di gassosa in una bottiglietta di mezzo litro e la voglia di esplodere e di cambiare le cose...vado a vivere da solo. Mi rendo conto che esistono altre realtà oltre alla mia e che di quelle quattro radici che mi diverto ad annusare ne esistono migliaia di varietà e varianti. Inizia, dunque, una spasmodica scoperta dell'ingrediente, quasi come alla ricerca della pietra filosofale, trascorro giornate intere a far studi in merito, ad intraprendere viaggi inconcepibili all'insegna di negozietti sperduti e nascosti, botteghe sconosciute ai più e “Suq metropolitani”, solo per trovare (e spesso non trovare) una spezia dell'altro capo del mondo, una strana varietà di riso, un thè raro. E' difficile descrivere il sentimento che mi porta a compiere tali azioni, ma l'adrenalina che mi travolge ogniqualvolta decido di ripartire è unica a prescindere dall'uso che poi faccia o meno di quell'ingrediente.
Eh si! Perchè poi nasce il problema di cosa farne, come usarlo...e lì inizia la fase più interessante : il giocare a giocare! Con la curiosità di un bimbo e il fare di un vecchio alchimista pazzo inizio ad annusare, assaggiare, abbinare, sperimentare...
Arrivo al punto in cui so quasi tutto sulle spezie e gli ingredienti dell'altro Mondo, a voluto discapito di quelli del mio...sostituisco il cardamomo al prezzemolo e il pepe selvaggio del Madagascar al comunissimo pepe del supermercato in coraggiose e spesso improbabili proposte.
Quando si sperimenta in cucina la maggior parte delle prove è un fallimento, ma è poi in quei pochi successi che viene fuori quell'ingrediente, quel matrimonio di sapori e quella fusione di profumi che emergono facendo la differenza e l'eccellenza...spero di raggiungerla un giorno!

fonte foto:   http://www.pbase.com